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17 Gennaio 2013

Cooper U – corso di Interaction Design (giorno 2): appunti sparsi


Oggi Chris e Teresa (senza Nikki, impegnata su altri fronti) ci aspettavano al varco su questi due temi: persona e scenario, i due cavalli di battagli di Cooper.
Abbiamo dedicato 4 ore (dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 14) alle personas e altre 3 agli scenari (dalle 14 alle 17).
Ieri abbiamo chiuso la giornata con la nostra prima intervista a un possibile utente della mobile app per Photo Star. Come compito a casa ci hanno detto di leggerci le altre 4 interviste che avevano preparato preventivamente, così abbiamo potuto confrontarle con le domande fatte da noi.
Oggi abbiamo cominciato a lavorare subito revisionando le interviste.

revisione interviste

Categorie:  formazione
16 Gennaio 2013

Cooper U – corso di Interaction Design (giorno 1): appunti sparsi


Dunque ci sono.
Sono a San Francisco. Dopo 4 giorni da turista (era la mia prima volta qui), è iniziato il corso di Interaction Design di Cooper.
Non riuscirò a scrivere tutto quello che succede e le cose sto imparando e pensando, però vorrei come minimo fissare giorno per giorno le mie principali annotazioni e impressioni (non baderò molto alla forma).

Categorie:  formazione
23 Novembre 2012

Cooper Me!


Dal 10 al 19 gennaio andrò a San Francisco a seguire il corso di Interaction Design di Cooper U, il programma di formazione di Cooper.
Questo momento segna per me una svolta decisiva verso l’interaction design come specializzazione professionale e una grande felicità per essere riuscita a conseguire un obiettivo che mi ero data e in cui credo molto.

Categorie:  formazione
4 Ottobre 2012

Lean UX, UI e visual: i miei 2 problemi più grandi


Leggo finalmente le slide di Nicolò Volpato presentate a Better Software 2012 (quest’anno non ci sono andata). Nicolò ha parlato di “Visual design vs Creatività” e mi trovo d’accordo in linea generale con tutto il suo discorso. Avrei voluto parlare con lui dei problemi ricorrenti che sto affrontando io da quando, negli ultimi anni, stiamo approcciando i progetti con questa modalità di lavoro.

Un piccolo inciso: nei team che non adottano queste metodologie, i problemi sono più grandi. Grazie alle iterazioni, abbiamo come minimo l’occasione di farli emergere e possiamo tentare di risolverli.

Queste sono le slide di Nicolò:

Categorie:  user experience design
30 Settembre 2012

Distrazione e saturazione.


Scrive Norman in “Vivere con la complessità”:

“Interessante” mi sono detto entrando in una stanza piena di monitor. C’erano molte pompe da infusione, display digitali e monitor. Tutta la stanza era piena di luci rosse dei display, del bianco dei grafici su schermi di computer. “Interessante”, ho detto, “avete messo tutti questi monitor in un solo posto in modo da poter vedere come stanno tutti  i pazienti?
“No”, ha detto uno dei medici, “che cosa vuol dire?”
“E allora dove sono i pazienti?”, ho chiesto, immaginando che la risposta sarebbe stata “nelle stanze vicine”.
“Proprio qui”, ha detto il medico, ovviamente perplesso per la mia domanda. “Proprio qui nella stanza, di fronte a lei.”
Ho guardato con attenzione e ancora non riuscivo a vedere neanche un paziente. Una delle infermiere si è mossa e ha indicato con un dito. “Oh”, ho detto. C’erano così tante apparecchiature, così tanti display e monitor che non riuscivo nemmeno a vedere il paziente. Certo, era un reparto di pediatria, perciò quel particolare paziente era piccolo. Ma comunque questa resta una buona illustrazione della medicina moderna: dal punto di vista dei medici, il paziente è un insieme di risultati dei test e di letture numeriche. Il paziente come persona tende a essere dimenticato.
(…)
Il medico curante stava fuori della porta della stanza del paziente, ascoltava la rassegna dei risultati dei test fatta da tutti gli interni. Poi discutevano i risultati e prendevano ulteriori decisioni. Poi (…) il medico curante bussava alla porta aperta, infilava la testa e diceva “Come sta oggi, signor Forbes?”. Tutta qui, l’interazione con il paziente.

27 Luglio 2012

Soluzioni di infotainement “home-made”


Avevo promesso che avrei raccontato le soluzioni di infotainement low-cost scelte per casa mia, ed eccomi qui.
Mi servivano queste cose: potenziare il segnale wi-fi, poter passare musica e film dai Mac alla TV, cambiare TV, possibilmente avere un buon sistema di amplificazione, avere un sistema di backup integrato tra i vari dispositivi, spendere 1500 €.

L’ultimo requisito mi ha costretto a rivedere tutti gli altri… in pratica volevo il miracolo. :P

Schema delle connessioni

1 Giugno 2012

Agile UX Barcamp: com’è andata


Il 31 maggio, io e Alessandro Violini abbiamo partecipato all’Agile UX Barcamp, ospitato e organizzato da Dada, Fabio Armani e Stefano Leli. Abbiamo discusso il nostro intervento in mezz’ora fitta, alle 14. È stata la mia “seconda volta“.

Categorie:  eventi
15 Maggio 2012

Nuovi dispositivi = nuovi modelli mentali (o viceversa)


All’IA Summit 2012, Diego Banchero ha presentato un intervento dal titolo “IA e adaptive design: SHE (Shrink, Hide, Embody) always right” al termine del quale Stefano Bussolon ha chiesto: “Ma quindi a nuovi dispositivi corrispondono nuovi modelli mentali?” Diego ha risposto: “Non ho dati su cui basare la mia risposta, quindi posso solo dire che la mia sensazione è che sia così.”

La slide 38 del keynote di Sylvain Cottong.


Categorie:  eventi
12 Aprile 2012

Apps 4 Italy: noi ci proviamo


Il 30 aprile è il termine ultimo per partecipare ad Apps4Italy, il concorso italiano che invita pubbliche amministrazioni, aziende, sviluppatori, designer e chi più ne ha più ne metta a presentare un’app mobile (o un’idea di app) basata sugli open data. Ho avuto due occasioni per partecipare e se per motivi di tempo ho dovuto dire di no alla prima, la seconda è arrivata in un momento migliore, così non me la sono lasciata scappare. L’invito è arrivato da Smartitaly, indirizzato a me, Emanuele Rampichini e Francesco Fortunati ed è sostenuto da Samsung Italia, che ci ha prestato 2 Galaxy Note.
Foto di Michele Luconi

25 Febbraio 2012

Problemi di infotainement low budget e fai da te per casa mia.


Negli ultimi due anni ho lavorato su alcuni progetti di domotica e infotainement con Videoworks ed e-xtrategy. Mi sono occupata della parte relativa alle interfacce e alla gui, facendo i conti con la struttura tecnologica creata ad hoc dai team con cui collaboro. Questi progetti mi hanno fatto pensare che anch’io potrei provare a connettere i dispositivi di infotainement di casa mia e così ho immaginato quello che mi piacerebbe succedesse, in base a come uso io la mia tecnologia e come vivo i miei spazi. Dato che vorrei cavarmela con qualche centinaio di € di spesa, in questo caso devo pensare io alla parte infrastrutturale e scegliere i prodotti consumer che ci sono sul mercato. Solo che… sono tutt’altro che esperta, anzi! 

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Questo blog utilizza Wordpress è basato sul tema Gutenberg, modificato da me con i preziosi consigli di Nicolò e il fondamentale supporto di Luca
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