Sabato 15 ottobre ero ad Ascoli all’AP Camp, su invito di Fabio Curzi. Grazie a lui e a quelli che sono venuti ad ascoltarci! Mi hanno chiesto di fare un intervento a due, una specie di “duello” tra grafica su carta vs. grafica su web: come cambia l’impostazione di un progetto, quali sono i limiti, le opportunità, i punti di incontro e le differenze. Gli “sfidanti” eravamo io e Cristiano di Schicchero Design, che ha introdotto l’argomento e presentato i punti che lui vede come limiti (non c’è uno sviluppo tridimensionale, sfogliabile, del prodotto finito; il monitor è limitato e non dà un’emozione tattile ecc. ecc.). Mi è piaciuto ragionare su queste cose, ho fatto mente locale su punti che do ormai così tanto per scontati che a volte finiscono per sfuggirmi.
La foto è di Anna Torcoletti. :)
Alla fine dell’intervento, nei corridoi, mi hanno fatto una domanda tanto precisa quanto vasta: che consiglio darei a un grafico “tradizionale” che voglia affacciarsi al mondo delle interfacce? Ci ho messo un po’ di giorni per trovare una risposta che per me avesse un senso. Ho pensato a quali consigli pratici avrei voluto ricevere io quando ho iniziato, tenendo conto che un grafico che viene dal mondo della carta ha familiarità con programmi come InDesign e Illustrator e conosce Photoshop quanto basta; non è uno sviluppatore, altrimenti avrebbe studiato ingegneria; non ha la minima idea di come funzioni il codice e dubito che gliene importi, in primissima battuta; non ha familiarità con il concetto di user experience e design contestuale; è possibile che non conosca gli rss.
L’ultimo suggerimento è stato di imparare a tenersi aggiornati con gli rss. I consigli che ho dato sono il risultato di una pesante scrematura, mi interessava stuzzicare la curiosità di chi mi ha fatto la domanda. Se avete anche voi un consiglio che considerate d’oro (una lettura, un libro, un post o altro) da dare a chi si vuole affacciare a questo mondo, lasciatelo nei commenti!
Ottimo Ila, come sempre fonte di ispirazione e “comportamento”.